Forse, il governo che la maggioranza di questo Paese ha votato, persiste ad addolcire la pillola “crisi economica”, proprio perché non ha mai tentato oggettivamente di arginarla nel modo corretto. Facciamo qualche passo indietro. Tutti ricordiamo i “Tremonti Bond”: Si trattava di titoli sottoscritti dal Ministero dell’Economia che avevano l’obiettivo di rafforzare il capitale di vigilanza per favorire il credito alle famiglie e alle imprese.
Detto questo, non abbiamo mai avuto notizia ufficiale che i titoli in questione siano arrivati a destinazione. E’ d’obbligo anche sottolineare il fatto che se i nuclei famigliari si rivolgono al credito è perché non esistono sufficienti guadagni in casa, per cui affidarsi al credito significa anche pagare elevati interessi. Per quanto riguarda le imprese, è notorio che questo governo ha sempre avuto un occhio di riguardo, sempreché esistano le necessarie condizioni di garanzia che talvolta mettono in ginocchio chi ha reale bisogno.
Sta di fatto che quanti si sono rivolti al credito, sia imprenditori che famiglie, hanno avuto le difficoltà di sempre ad accedervi. Quindi viene naturale pensare che i danari siano stati trattenuti dagli istituti di credito probabilmente per fare fronte a quella montagna di rate di mutui insolute di persone che, vista la crisi, si sono trovate in netta difficoltà. Una notizia del 13 gennaio 2011 riportata sul quotidiano “Il Giorno”, segnala che ci sono oltre ottomila famiglie in difficoltà con mutui non pagati. Si tratta di 51.426 richieste di ingiunzioni di pagamento inviate al giudice di pace da parte degli istituti di credito fino al dicembre 2010.
Alla fine quindi i soldi sono rimasti alle banche e a quegli imprenditori che hanno potuto garantirsi di accedervi. Le famiglie a bocca asciutta e le cifre dei mutui non pagati ne sono la conferma. Se i soldi fossero andati ad arrotondare le buste paga della forza lavoro o meglio equamente distribuiti e stavolta con un occhio di riguardo al lavoro dipendente, il mercato avrebbe ottenuto una scossa e probabilmente i mutui casa sarebbero stati pagati. Il fine settimana sarebbe stato utilizzato per comperare i vestiti ai figli, per cambiare il frigorifero vecchio, per un tv nuovo. I nostri governanti, si sono recentemente aumentati mensilmente lo stipendio, per il controvalore di una busta paga di un operaio. Un operaio per avere cento euro lordi in busta paga deve fare lotte sindacali, aspettare che gli scada da qualche anno il contratto di lavoro, trattative sindacali e quant’altro. La famiglie non arrivano nemmeno a metà mese e il Ministro Tremonti ci fa sapere che lui denuncia 5 milioni di euro e che non ha bisogno di rubare agli italiani. Io credo veramente che ci sia qualcosa che al popolo italiano sta sfuggendo. Per quanto tempo ancora vogliamo farci prendere in giro?
C’è un gran bisogno di sinistra! Di un governo sociale che sia attento alle famiglie, agli anziani che hanno pensioni misere e mi chiedo come fanno a vivere. Ai giovani, all’istruzione pubblica, agli studenti lavoratori che sono disposti a sacrificare il loro tempo libero per migliorare la loro situazione e sono tanti. Alla sanità, alle categorie più deboli. E’ necessaria una ridistribuzione delle risorse economiche perché le categorie che hanno bisogno di supporto economico, sono davvero tante. Lotta serrata all’evasione fiscale. Più tasse ai ricchi e sui beni di lusso. Sulle proprietà diverse dalla prima casa. Lotta al lavoro nero, a coloro che affittano le case percependo una parte di quota dichiarata e una parte sotto banco e ce ne sono tante. Le categorie da passare al setaccio sono note ma bisogna cambiare qualcosa ed iniziare presto. Basta leggi ad personam, basta Italia ad personam!