Prezzi altalenanti e borse in picchiata. I mercati impazziscono e la gente precipita nel panico. Si spende solo per lo stretto necessario. Quest’anno la maggior parte dei negozi offre sconti mai visti prima, sotto le festività. Assistiamo quasi inermi ad un uragano che sta attraversando il mercato globale; l’intero comparto delle materie prime, tra marzo e fine agosto, ha raggiunto i massimi storici per cadere ora a candela. Dal petrolio al rame, dall’acciaio allo zinco. Anche granturco, riso e frumento stanno soffrendo; la domanda non preme più sull’offerta. La crisi del credito è segnata da un continuo prosciugarsi delle liquidità e lo spettro della recessione globale sembra concretizzarsi. Il petrolio è caduto da quasi 150 dollari a barile a poco più di 110. Il frumento è a 341 dollari a tonnellata, dopo aver sfiorato i 500 a marzo. Il riso a 337 dollari a tonnellata, un terzo dei 963 dollari di maggio. Il granturco a 141 dollari, quasi la metà dei 258 dollari a tonnellata di giugno. Questa situazione anomala avrà tranquillizzato chi temeva un’inflazione dei prezzi mentre la deflazione oggi presente è allarmante. Aumentano i costi dell’energia utile alla produzione. Nell’ultimo anno l’elettrica è lievitata del 17,6% mentre il gasolio oltre il 30% e si riducono i margini di guadagno, fino a lavorare spesso in perdita. Nella serata di martedì 3 dicembre scorso, si è svolto un incontro fra gli imprenditori agrari e Sergio Zorzin che rappresentava il Banco Popolare di Verona, Alberto Lago in rappresentanza di Confindustria, Paolo Sordo direttore responsabile di ConfagricolturaVicenza e Marco Aurelio Pesti dell’Associazione Italiana Maiscoltori, presso la sala delle conferenze della Cantina dei Colli Berici di Lonigo. Zorzin spiega che in agricoltura gli investimenti hanno tempi di risposta molto più lunghi rispetto ad altre attività e per tale motivo l’erogazione di un finanziamento necessita di valutazioni accurate e approfondite per poter maggiormente tutelare oltre che la banca anche il beneficiario. La validità del progetto presentato è un elemento determinante per attingere al credito. Il presidente della Cantina dei Colli Berici, Roberto Muraro, ha sottolineato l’importanza che il Banco Popolare di Verona sia diventato socio della cooperativa per essere più vicino alle realtà rurali. Numerosissimi gli agricoltori partecipanti all’incontro e diversi anche gli interventi tutti mirati ad evidenziare il malumore e la poca fiducia nel sistema creditizio che si è dimostrato fallimentare. L’unione delle forze di Confindustria e Confagricoltura ha dato origine a Neafidi, la nuova finanza per l’impresa, che assieme ad Ismea offrono maggiori garanzie alle banche che possono erogare anticipi maggiori a minor costo, agevolando l’impresa agricola soprattutto con tassi agevolati. Alberto Lago manifesta la preoccupazione di Confindustria circa il difficile passaggio generazionale e soprattutto nella continuità di un lavoro agricolo che non offre, allo stato attuale, prospettive rosee ai giovani. Infatti, Pesti, avvalla la preoccupazione di Lago spiegando che l’azienda agricola si trova in classe A come patrimonio ma in classe C come redditività. Il peggioramento di tale situazione è dovuto essenzialmente al poco sviluppo biotecnologico, al mancato sviluppo di biocombustibili e all’allargamento europeo. Ungheria e Romania sono i paesi che grazie alle loro condizioni climatiche instabili creano un’oscillazione dei prezzi, per cui se il tempo è favorevole alla coltivazione i prezzi calano, viceversa il prezzo del prodotto agricolo sale. La Romania con tre milioni di ettari a coltivazione cerealicola è certamente un paese che ha importante influenza. Il mercato globale e i paesi che hanno un minore costo di produzione, anche d’oltre Oceano, indeboliscono le nostre aziende agricole con prezzi più concorrenziali. L’Italia oltre ad avere un’ecotassa del due per cento sui prodotti azotati, si trova a competere in un mercato formato da paesi che non hanno questa tipologia di penalizzazione economica. Oggi, secondo Pesti, non possiamo più ragionare in termine di mercato europeo, regola questa dettata dal mercato globale. Se ci sono ripercussioni nel mercato americano, poco dopo ne risentiamo anche noi.
Enrico Pizzolo, presidente dei giovani agricoltori, ha chiesto a Zorzin, quali alternative la banca intenda adottare per semplificare l’antipatico “avvallo del papà” in caso di richiesta di finanziamento per attività agricola. Zorzin ha detto che la domanda seppur apparentemente facile ha una difficile risposta in quanto si rende necessaria un’approfondita conoscenza del patrimonio di chi richiede il finanziamento.
Neafidi è sempre a disposizione dell’impresa agricola per ogni tipologia di consulenza.