Nasceva
l'otto dicembre del 1933 a Lonigo Enea Masiero. Sotto la benedizione dell’Immacolata divenne un autentico prodigio del calcio nazionale, unico compaesano a raggiungere risultati di elevato
livello. La passione per il pallone lo allontana dal paese che gli ha dato i natali in giovanissima età. Milita nel Marzotto Valdagno, squadra che nel 1950 è arrivata fino alla serie B, dove
acquisisce notevole esperienza. E' appena diciottenne quando Angelo Moratti decide di acquistarlo per schierarlo tra le fila l'Inter. Enea si fa subito benvolere ed è un atleta che riesce ad
emergere in diversi ruoli, dal centrocampista alla difesa fino al terzino marcatore, sciolto anche sulla fascia sinistra essendo di natura un ottimo piede destro. In undici anni di carriera, dal
1955 al 1966, ha segnato dodici reti con 168 presenze ufficiali in campionato, in alcune delle quali ricoprendo il ruolo anche con la fascia di capitano. La sua ultima presenza in maglia
nerazzurra porta la data dell'11 giugno del 1964, campionato di Coppa Italia, in trasferta contro il Torino.
Vincerà
il primo scudetto di Hellenio Herrera nel 1963/1964. Nel 1965 inizia a giocare con i blucerchiati presenziando ufficialmente 55 volte. Il 1966 vedrà concludersi la carriera da giocatore di
Masiero. Continua a lavorare come allenatore con il suo grande amore, l'Inter, nel settore giovanile e per due volte in prima squadra. Subentra nella stagione 1972/1973 all'ex compagno Giovanni
Invernizzi e nella stagione 1973/1974 prende il posto di Hellenio Herrera; in ambedue le esperienze ha ottenuto il quarto posto. Passione, determinazione, impegno e spirito di sacrificio sono le
caratteristiche che hanno sempre accompagnato Enea, dapprima come giocatore, poi come allenatore ed infine come osservatore. Mario Corso, durante le trasferte, divideva sempre la stanza con lui e
lo ricorda come “una persona per bene, eravamo come due fratelli”. Un anno fa anche lui, come tanti ex calciatori, aveva partecipato con entusiasmo ai festeggiamenti per i cento anni della
fondazione dell’Inter.
Il distaccamento del club neroazzurro di Lonigo, dal 1967 è intitolato a Enea Masiero. Il presidente Alfio Faggian, lo ricorda, oltre che come uno sportivo che ha scritto pagine calcistiche indelebili e di notevole spessore difficilmente ripetibili, anche come un grande amico ed ha inviato una lettera aperta di condoglianze alla famiglia e agli amici interisti.
Milano, primo aprile 2009. Il silenzio cala sui campi da calcio, si spengono per sempre i riflettori per Enea Masiero. Dal nero del lutto all'azzurro del cielo lo piangono tutti, i suoi famigliari, la sua amata Inter ed i suoi compaesani che non lo dimenticheranno mai.