Dicono che la morte sciolga

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L'Euro, impariamo a conoscerlo

maggio 2008

Dal primo gennaio del 2002 la vita dei cittadini europei e soprattutto quella degl’italiani è cambiata radicalmente. Infatti il change over ha segnato una pietra miliare nella storia economica dell’antico continente poiché tutti i paesi aderenti all’UEM (Unione Economica e Monetaria) hanno tramutato la loro moneta corrente in Euro. I tassi per la conversione furono fissati il 3 maggio del 1998 quando il Consiglio europeo decise che 11 stati membri dell’Unione europea soddisfacevano i criteri fissati. Austria, Belgio, Germania, Finlandia, Francia, Irlanda, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Portogallo e Spagna iniziarono la loro avventura. Il primo gennaio del 1999 non aderirono alla moneta unica la Gran Bretagna, Danimarca e Svezia. Il 1° maggio 2004 si sono aggiunti all’Unione europea dieci nuovi membri - Cipro, Estonia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Slovenia e Ungheria. Il 1° gennaio 2007 Bulgaria e Romania. Anche questi Paesi non hanno ancora aderito all’area dell’euro, fatta eccezione per la Slovenia che è entrata il 1° gennaio 2007. Il nuovo segno europeo ci era stato presentato come un biglietto quasi impossibile da falsificare in maniera tale da ingannare l’utente ma forse grazie alle troppe linee geometriche e quindi facilmente realizzabili al computer i falsari non hanno tardato a farsi avanti. Gli elementi di controllo e verifica dell’Euro sono davvero tanti. Vediamo quindi quali sono i più importanti per scongiurare il pericolo:

Tatto: passare i polpastrelli sugli elementi in rilievo del biglietto, collocati sul verso del biglietto.

Guardare: mettere il biglietto in controluce in modo che sia visibile la filigrana posta sulla porzione a sinistra di ogni biglietto. La filigrana viene impressa tramite un particolare tipo di stampa. I falsari semplificano questa operazione simulando un disegno con inchiostro particolare a volte  addirittura a matita.

Muovere: tutti i biglietti sono muniti di ologramma: da 5 a 20 € esiste una striscia posta sul lato a destra del biglietto, da 50 a 500 € esiste sempre a destra un quadratino detto anche “foil” il quale varia mentre muoviamo il biglietto mostrando l’architettonico e l’avvaloramento.

Registro Recto-Verso: si osservi la banconota in controluce, la stampa presente sul recto e sul verso in alto a sinistra compone l’avvaloramento con un preciso registro di stampa, effetto ottenuto con la stampa offset. Con una piccola lente si può vedere se il registro di stampa è perfetto e quindi valutare la bontà del biglietto.

Filigrana: è una parte integrata nella carta; quando la poltiglia di carta è ancora umida, con una lamina incisa si esercita una pressione contro il biglietto. Ne deriva una forma in chiaro scuro. Tenendo quindi una banconota in controluce è possibile osservare la filigrana da entrambi i lati dell’area non stampata. Sono visibili sia il motivo architettonico (filigrana in chiaroscuro), sia le cifre indicanti il valore (filigrana in chiaro).

Filo di Sicurezza: si trova al centro della banconota ed è incorporato in essa, visibile in controluce. Si presenta come una linea scura che attraversa la banconota in senso verticale. Osservandolo con molta attenzione è possibile notare la parola “ EURO “ e le cifre indicanti il valore (leggibili da entrambi i lati della banconota).

Striscia serigrafica: sul verso della banconota da 5, 10 e 20 € esiste una striscia di stampa serigrafica iridescente che riporta il valore in €, se muovendo la banconota appare e scompare il valore espresso in cifra abbiamo un buon margine per ritenere autentico il biglietto, diversamente è da considerarsi sospetto. La striscia serigrafica è un buon elemento di sicurezza.

Inchiostro Otticamente Variabile: nei biglietti di taglio da 50, 100, 200 e 500 €  il valore è stato stampato con inchiostro otticamente variabile. Quindi la cifra indicante il valore, sull’angolo inferiore destro del verso, appare di colore violetto se osservata frontalmente e di colore verde oliva o marrone se osservata da una specifica angolazione.

La striscia olografica: sul lato destro del recto delle banconote da 5, 10 e 20 €,  è posta una striscia olografica (stripe). Muovendo la banconota, è possibile osservare in modo alternato il logo dell’ Euro ( € ) in colori brillanti e l’avvaloramento. Inoltre guardando in controluce si può vedere il logo dell’ € punteggiato ottenuto bucando la lamina.

Il Foil o Patch: nei biglietti da 50, 100, 200 e 500 €, sul recto della banconota, posto in corrispondenza del terzo medio a destra esiste il foil; facendo oscillare la banconota compare l’elemento architettonico stampato in olografia più l’avvaloramento. Nel foil possiamo vedere in controluce il logo dell’€ punteggiato.

Le microscritture: le microscritture da 0,2 millimetri sono un altro valido elemento di sicurezza. Si trovano stampate su tutti i biglietti sia sul verso che sul recto  della banconota.

Le fibrille ottiche: sono delle fibre di cotone colorate in cartiera ed inserite nella carta. Ponendo la banconota sotto la lampada di Wood esse diventano visibili emettendo il colore impresso loro in origine.

La bandiera: la bandiera europea sotto la lampada deve variare da azzurra a verde e le stelline da gialle diventano arancione. Nel verso della banconota tutta la parte della cartina geografica diventa di un color giallo oro.

 

Combinazione Alfanumerica
Combinazione Alfanumerica

La somma della combinazione numerica del biglietto, tranne l’ultimo. Ad esempio la combinazione S02399555014; si sommano tutti i numeri dallo zero all’uno il cui risultato è 39 al quale vado ad aggiungere 29 in quanto S = ITALIA. Otterrò una somma pari a 68. Dividerò ora il numero ottenuto per il dividendo fisso che è 9: 68/9 = 7,5.

Sommerò ora la cifra dopo la virgola all’ultimo numero della serie, quindi 5 + 4 = 9. Il risultato deve sempre essere uguale a 9.

Il Plate Number: Serve agli addetti ai lavori ed è costituito da lettere e da numeri. Sono sei caratteri alfanumerici, disposti sul recto del biglietto per ogni singolo taglio. Ad ogni lettera corrisponde una stamperia..

I biglietti maggiormente falsificati nel secondo semestre del 2007 sono il taglio da 200 con 8216 pezzi riconosciuti da Bankit e che è il più insidioso, quello da 100 con 44.086 pezzi, quello da 50 con 43.796 unità ed infine quello da 20 con 22.999 pezzi fermati.