L’impianto della piscina comunale necessita di interventi importanti. Il bocciodromo, visto lo scarso successo ed il basso numero di tesserati, è diventato uno stabile prevalentemente adibito occasionalmente alle feste del quartiere di Piazza XXV Aprile e necessita di una riqualificazione. Lo stadio Mancassola, struttura ormai ultra trentennale, avrebbe bisogno di un restyling. Difficile interpretare le motivazioni per cui nel tempo, sono sempre stati elargiti contributi economici notevoli al Calcio Lonigo, a discapito di altre società sportive le quali hanno dovuto accontentarsi delle briciole o poco più. Per non parlare delle iniziative sportive che sono giunte da paesi limitrofi al nostro e che, anche se si sono svolte in parte nel nostro territorio, le abbiamo pagate una cifra enorme, forse ancora non del tutto definita. Così, mentre a Lonigo lo sport sta agonizzando, l’amministrazione entra definitivamente in quella crisi che da tempo era all’orizzonte e si dimette. Nei prossimi giorni di maggio arriverà il commissario prefettizio che guiderà la nostra cittadina fino a nuove elezioni. Sarebbe importante capire se stiamo assistendo ad un passaggio di consegne politiche che porterà un’ondata d’aria nuova allo sport leoniceno oppure se stiamo assistendo ad un’inesorabile agonia.
Gian Luigi Biasin, le ultime notizie dallo speedway. “Sono presidente del Moto Club Lonigo da molti anni, questo è l’ultimo mandato e mi dispiace terminare senza il Gran Prix. L’accordo che era in essere fino al 2008 non è stato rinnovato a causa della mancanza di fondi, necessari ad organizzare un Gran Prix. Parliamo di cifre considerevoli, circa 180/200 mila euro per ospitare una competizione così prestigiosa. A livello di campionato del mondo il GP resta l’appuntamento più importante e che attribuisce luce e prestigio al paese e al Moto Club”. A questo punto non è più possibile fare nulla? “Per questa stagione assolutamente no. Potremmo affrontarla in futuro solo se ci fosse l’interessamento delle varie amministrazioni pubbliche: comunale, provinciale fino alla regionale. Per Terenzano, cittadina che ora ospita il GP, si è interessato il comune anche se tutti sappiamo che essendo il Friuli una Regione Autonoma, circola più danaro. Una ripartizione più equa dei contributi concessi alle associazioni sportive potrebbe avere aiutato un po’ tutti”. Quali sono le maggiori difficoltà per raccogliere la somma? “Abbiamo dei prezzi di biglietto d’entrata, decisamente superiori rispetto alle normali competizioni, ma non bastano ugualmente. Teniamo presente che in Europa ci sono paesi che pagano i diritti SIAE o l’iva al 4%, noi al 20%. Poi c’è la tassa di iscrizione che incide molto, per un normale mondiale è di 2.500 €, per un Gran Prix ci vogliono 17.000 € poiché vengono anche pagati i piloti. L’interesse economico che ruota attorno al GP, all’estero è recepito, in Italia no. Il problema maggiore che esiste nel nostro paese è che è il motociclismo in generale che sta pagando. Basta guardare la Gazzetta dello Sport. Se ne parla pochissimo anche quando Rossi stravince; il 95% è dedicato interamente al calcio a discapito di tutti gli altri sport”.
Roberto Fioraso, da quanto tempo la Leosport srl, gestisce la piscina comunale? “Abbiamo iniziato nel 1986. Dopo una serie di proroghe e rinnovi, la convenzione scadrà il prossimo agosto. Avevamo inviato un’ulteriore proposta in cambio di un’altra proroga ma il comune ha espresso parere sfavorevole”. Ora che ne sarà della nostra piscina. “E’ stata organizzata una nuova gara d’appalto e credo che sia proprio di questi giorni l’apertura delle buste, chiaramente non sappiamo ancora nulla in quanto solo i partecipanti possono essere presenti”. Ci sarebbero lavori di manutenzione prioritari da apportare con urgenza? “Certamente il tetto e gli spogliatoi sono quelli con impatto maggiore. Eravamo disposti a svolgere altri lavori ma in cambio di un’altra proroga, purtroppo non è stato possibile”. Se l’attuale presidente della piscina comunale avesse una bacchetta magica, cosa farebbe per lo sport leoniceno? “Bella domanda. Il desiderio più grande sarebbe quello di costruire quella famosa cittadella dello sport ponendo fine una volta per tutte a quegli impianti che ormai hanno oltre trent’anni e che richiederebbero un patrimonio per riattarli”.
Silvano Marchetto; bocciodromo, speedway e piscina comunale. Qualcosa sta cambiando? “Per quanto riguarda la piscina comunale abbiamo già fatto una gara d’appalto che si è chiusa recentemente. Quindi le cose continuano tranquillamente. Per quanto riguarda lo speedway l’impianto è in ottime condizioni. Focalizzerei il problema sul fatto che negli ultimi anni non abbiamo un campione locale che attiri il pubblico. Oggi è in essere una convenzione che verrà rinnovata. L’impianto sportivo sotto l’aspetto tecnico è impeccabile, stiamo solo mettendo in sicurezza un impianto elettrico ma tutto procede regolarmente. Per quanto riguarda le bocce, purtroppo c’è da segnalare che a Lonigo, è da sempre stata una disciplina poco frequentata e con una miseria di tesserati. La struttura in essere va riqualificata, possibilmente con una polivalente, tipo un campo da calcetto facilmente smontabile e che si possa alternare, ad esempio a ginnastica di mantenimento. Non male anche l’utilizzo come centro per le feste del quartiere”. Qualche novità sulla cittadella dello sport? “Purtroppo a causa della grossa crisi economica abbiamo subito rallentamenti in questo senso. Si procedeva con il ragionamento della sperequazione spostando da altre parti gli impianti, alienando gli esistenti e valutando la costruzione di un nuovo e più moderno sito che poteva essere anche in adiacenza”.