Giunge da
Barberino del Mugello in questi giorni, la notizia dell’esplosione di una palazzina. Muore una mamma e i suoi due figli. La testimonianza del sopravvissuto, ustionato in varie parti del corpo,
porta gli inquirenti sulla pista della fuga di gas. Racconta che poco prima dell’esplosione, l’ambiente era saturo di un pungente odore di gas. Negli ultimi cinque mesi in Toscana, sono saltate
in aria quattro abitazioni a causa di questo problema. Spesso simili disastri accadono per mancata osservazione delle elementari norme di sicurezza che debbono essere dettate dall'esperienza e
dal buon senso. A tal proposito la Legge 46/90 è un punto di partenza fondamentale, al quale bisogna necessariamente aggiungere un comportamento responsabile. Una buona abitudine da mettere in
pratica è quella di chiudere la valvola del contatore o quella di ingresso nell’appartamento o, meglio ancora, quella della bombola quando non si utilizza l’impianto a gas. Conoscere il tragitto
che percorre il gas prima di entrare nelle nostre case è forse un sistema per capire quanto delicato sia e con quanta attenzione vada trattato. A Monticello di Fara esiste la
Regas, un’azienda che costruisce gruppi di decompressione, assembla cabine di primo salto ed esiste un magazzino dove vengono stoccati in fusti il
tertrabutilmercaptano necessario all’odorizzazione del metano.
Alessandro Bernabei
è l’ingegnere responsabile di produzione che abbiamo contattato per conoscere più a fondo questa realtà che arriva fino alle nostre abitazioni e che ci fornisce molto confort. Come si raccorda
con le abitazioni, il gas che proviene dalle tubature maestre? “Snam è proprietaria del metanodotto e delle diramazioni fino ad una valvola di raccordo che rappresenta anche il limite
della loro responsabilità. Dalla valvola in poi è responsabile il distributore del gas, cioè quelle che una volta erano le vecchie aziende municipalizzate e che oggi sono divenute S.p.A. Il gas
viaggia all’interno della conduttura ad un’elevatissima pressione di 80 bar, diversamente perderebbe la sua energia arrestando la sua corsa. Noi ci raccordiamo alla diramazione di Snam tramite un
tubo che saldiamo e radiografiamo. La cabina di primo salto trova collocazione da questo segmento in poi. La funzione specifica è quella di abbassare la pressione fino ad arrivare all’utente
finale con 20 millibar”. Che tipo di problemi si incontrano in un lavoro come il vostro. “Sono strettamente tecnici poiché oltre che alla costruzione degli impianti di
odorizzazione, progettiamo, realizziamo ed assembliamo le cabine di primo salto, i sistemi di telecontrollo ed iniezione che abbiamo brevettato. L’attività che svolge la Regas abbraccia più
soluzioni, conseguentemente le problematiche correlate vengono quotidianamente sottoposte ai nostri tecnici”. Cos’è l’odorizzazione. “E’ quel processo tramite il quale si
attribuisce al gas quel caratteristico odore necessario alla sua individuazione in caso di fuga dello stesso. Le sostanze utilizzate, per convenzione globale sono due: il
TertraButilMercaptano tecnicamente conosciuto come TBM e il TetraHydroThiophene, conosciuto come THT, quest’ultimo largamente utilizzato in Francia.
Questo importante e delicato procedimento avviene per lambimento o per iniezione. Nel primo caso il gas viene condotto dentro ad un serbatoio apposito dov’è contenuta la sostanza odorizzante e
per contatto ne trascina con se alcune particelle; questa soluzione non è molto affidabile per il rispetto dei parametri fissati dalle normative. Il secondo caso propone una soluzione più
raffinata, che noi produciamo: la sostanza viene vaporizzata ed iniettata direttamente in conduttura con maggiore certezza di centrare il range dettato dalla
norma”.
Cos’è il telecontrollo. “Cerchiamo sempre di apportare quel valore aggiunto per migliorare il servizio al distributore. Abbiamo un sistema elettronico che abbiamo messo a disposizione del nostro cliente tramite il quale egli può monitorare in tempo reale il completo funzionamento della cabina di primo salto, dalla propria scrivania. Utilizziamo questo sistema che si avvale di un modem gsm per la trasmissione dei dati come ad esempio la temperatura del gas che è importantissima perché non si congeli qualche apparecchiatura o conduttura, la portata e la pressione che varia in base al consumo da parte dell’utenza. Si può collegare anche l’apertura della porta della cabina, in modo tale che se viene aperta da personale non autorizzato viene generato un messaggio che pone in allarme il distributore”. Lavori in cantiere attuali? “Stiamo realizzando una cabina di primo salto per Enelretegas che servirà la cittadina di Santhià (Vc) e un’altra per Cittadella (Pd) che sarà collocata in un prefabbricato”.