La respirabilità dell’aria di Montorso sotto l’egida del comitato “ Aria Pulita”
Montorso, situato a ridosso dei siti di discarica e depurazione degli scarti delle lavorazioni degli stabilimenti conciari di tutta la vallata dell’Agno e del Chiampo è spesso soggetto a subire l’emissione in atmosfera di particolari odori, tali da procurare disagio a tutti i montorsani stessi. Le Rogge e Via Caldana le zone maggiormente colpite dove da tempo, con forza, si richiede l’installazione stabile di una centralina di controllo. Promotore di questa ed altre iniziative è il comitato Aria Pulita costituitosi nel 1999, con l’intento di fungere da interfaccia tra cittadino ed amministrazioni. Portavoce del comitato è il signor Andrea Caneva da Montorso al quale abbiamo rivolto alcune domande.
Quali sono le aziende che avete segnalato come maggior fonte di disagio per i cittadini e quale tipo di lavorazione svolgono:
SICIT 2000, ILSA, e la società Acqua del Chiampo sono quelle che creano maggior disagio e perplessità. La prima ha sede a Chiampo e progressivamente si sta trasferendo in toto nel comune di Arzignano a ridosso di Montorso. Fa parte di un grande gruppo costituito da più società, i cui soci sono essenzialmente i più importanti conciari dell’arzignanese, circa un’ottantina. Aziende che sono la risposta della dirigenza conciaria allo smaltimento dello scarto delle lavorazioni della concia. ILSA è una società ben definita ed è proprietà di imprenditori veronesi. E’ noto, da qualche tempo, che ha intenzione di incrementare la propria lavorazione e ciò è allarmante. La struttura è inadeguata già ora, figuriamoci poi. La società Acqua del Chiampo, invece, raccoglie tutte le acque reflue del distretto conciario nel proprio depuratore. Tra i proprietari figurano anche i vari comuni della valle.
Da quanto tempo esiste questo tipo di disagio olfattivo a Montorso?
Da quando si sono insediate le discariche ed i depuratori e ciò che è peggio è che il tutto è avvenuto al fianco di abitazioni preesistenti senza tenerne conto. Poi c’è stato l’episodio della SALA che ha risvegliato nei cittadini il senso ambientale, non solo negli abitanti attigui ai depuratori ma anche a tutti i montorsani che si sono coesi in quello che poi è divenuto il comitato Aria Pulita. Come si dice “l’unione fa la forza” e con la vicenda SALA l’abbiamo dimostrato. Troppe volte abbiamo udito parole di promessa che non sono state mantenute. Responsabili della SICIT 2000, durante una pubblica assemblea ci avevano informato che erano stati investiti miliardi di vecchie lire per contenere e comunque non aumentare gli odori liberati nell’aria ma a quanto pare i loro investimenti non hanno portato i risultati auspicati. Ogni nuova società di depurazione che si presenta nella nostra zona, promette di rinnovare le pregresse strutture e di contenerne le emissioni, ma ogni volta siamo sempre sugli stessi passi. Anche l’incontro svoltosi con i responsabili ILSA era un film già visto, anzi come accennavo, allo stato attuale, ILSA, vuole incrementare la produzione utilizzando prodotti garantiti dalle normative vigenti per aumentare le vendite del prodotto finito, cioè fertilizzanti, non ampliando le strutture già inadeguate per il lavoro attuale.
Iniziative ecologiste da parte del comitato ce ne sono?
Sono ormai trascorsi cinque anni da quando abbiamo promosso la settimana ecologica dedicata all’ambiente che si svolge a cavallo dei mesi di maggio e giugno. Il programma prevede una pubblica assemblea dove vengono informati i cittadini di tutte le iniziative del comitato. Poi c’è una serata in cui gli studenti delle scuole medie presentano dei lavori a tematica, una volta utilizzando l’acqua, una volta presentando dei percorsi che si inerpicano per i nostri colli, documentando fotograficamente discariche selvagge, dalle lavatrici abbandonate, ai pneumatici o alle sportine di nylon. I ragazzi hanno sempre dimostrato impegno e maturità ed hanno anche rappresentato una commedia a sfondo ambientale che ha raccolto i consensi della popolazione. La domenica si termina con una gita in bicicletta alla riscoperta delle nostre zone.
Essendo sicuri di giungere all’orecchio e al cuore degli interessati, Aria Pulita cosa vorrebbe chiedere.
Vorremmo arrivare ad una soluzione comune con una conferenza di servizi promossa dagli organi competenti, Arpav, Comune e Industrie, valorizzando l’esperienza SALA e definendo una volta per tutte la strada da percorrere iniziando concretamente a mettere in pratica le decisioni prese. Non siamo ambientalisti radicali che a tutti i costi che vogliono la chiusura degli stabilimenti, chiediamo solo una vita più salubre per i nostri figli e per noi. Il rispetto non è solamente osservare i limiti di emissione stabiliti dalla legge ma considerare anche la collettività che ci vive attorno.