Una lunga carriera di autotrasportatore, una vita difficile fin dall’infanzia quella di Domenico Corato che nasce ad Arzignano verso la fine degli anni ’50. Perde la mamma all’età di soli due anni. Una famiglia del tutto normale, quella del sosia di Vasco Rossi, il padre commerciante trasmette la passione del canto in famiglia. Si potrebbe parlare di un percorso di lavoro, quello di Domenico, partito dalla strada asfaltata e giunto alle passerelle vellutate del jet set. Inizia a cantare molto presto interpretando le canzoni di Adriano Celentano. Con la figlia ha fatto 12 anni di tournee in giro per l’Italia simulando la coppia Mina-Celentano. Poi un giorno alla trasmissione “La Voglia Matta” ha fatto una canzone di Vasco Rossi dal titolo “Luna per te”. Da questa esperienza inizia la carriera di sosia per Domenico. Tutti lo acclamano come la fotocopia più autentica di Vasco Rossi. Soprannominato cinque anni or sono come “Il Vasco di Arzignano” viene ingaggiato in una serata a casa di un conciario. Qui conosce Umberto Smaila a Lisson di Thiene. Canta in quest’occasione la canzone “Vita spericolata” e stringe un forte sentimento di amicizia con l’Umbertone nazionale. Partecipa in seguito alla trasmissione “Buona Domenica”. Con un gruppo di sosia è al Festival della Canzone Italiana di Sanremo presentato da Panariello. Nel programma “Uomini e donne” di Maria De Filippi sul canale Sky Vivo ottiene una parte di rilievo accanto alla bella tronista Francesca Mari. Ha cantato in Piazza Colombo a Genova prima dell’esibizione dei “Nomadi”. Dalla vita spericolata, Domenico, passa ad un netto ed inaspettato miglioramento. Ti saresti aspettato un cambiamento così radicale nel tuo modo di vivere? “E’ difficile immaginare un cambiamento simile dall’alto di una cab track. Ho coronato il mio sogno: quello di cantare; cantava mio padre negli anni ’50 con un gruppo suo, cantavo assieme a me mia figlia fino al suo matrimonio. Sono molto richiesto e domenica 5 ottobre ho cantato ad Alassio, vicino a Roma e con me c’era anche il sosia di Pavarotti e Celentano. Cosa cambia nel tuo modus vivendi essere il sosia di qualcuno? “Diverse volte ho avuto problemi nella mia vita privata a spiegare alle persone che non sono il Blasco. Al Motor Show di Bologna, con mio figlio, abbiamo dovuto scappare perché preso d’assalto dal pubblico. Alla fine siamo stati circondati, dopo tre ore di corsa estenuante, ed ho dovuto cedere alle loro richieste di foto e autografi. Poi ho incontrato la polizia che era meravigliata che fossi senza scorta, sono stato al gioco, ho parlato come Vasco spiegando loro che ero andato a fare un giretto. Molte donne mi fermano per la strada e mi ringraziano per aver scritto così belle canzoni”. Immedesimarsi in un altro personaggio significa perdere la propria personalità oppure no? “No, è come un attore che recita una parte, quando ho smesso ritorno il Domenico di sempre”.Hai mai conosciuto il vero Vasco Rossi? “No, penso di conoscerlo il prossimo 7 febbraio nel programma “Sensazioni forti” con un altro amico di Schio che imita Vasco e mi presenterà, per celia, come suo fratello. Portava sempre sua mamma a Zocca a casa dell’artista”. Nei tuoi ricordi, che fine hanno fatto i tuoi ex colleghi autotrasportatori?“Sono sempre nel cuore e non li ho mai dimenticati. Appena ne ho la possibilità consegno loro il calendario dei sosia e mi fermo a parlare volentieri”. Prossimi appuntamenti? “ Ho un provino a breve scadenza a Roma a Canale 5 poi a Milano con la sosia di Liz Taylor diverse serate. In seguito tornerò qua e sarò presente nei locali della zona tra Chiampo, San Benedetto e Montebello Vicentino”.Raccontami un aneddoto della tua carriera di sosia che ti ha particolarmente colpito. “Quattro anni fa ero nella Cadillac, assieme ad altri sosia, a San Remo quando presentava Panariello e sfilando davanti al teatro Ariston le ragazze si sono buttate sotto la macchina facendosi parecchio male e rendendosi necessario il ricovero. L’autista ha cercato di spiegare loro che si trattava di un sosia e che lavoravo alla Rai. Mi hanno baciato e stretto per il collo. L’indomani all’alba sono stato cercato dalle “Iene” ma ero già partito”. Chi vuole conoscere qualcosa di te ti può trovare su internet? “Si, sono presente sul sito web all’indirizzo www.myspace.com/domenicoinvasco “. Come si entra in questo mondo dello spettacolo tanto ambito? “Non è facile. Per quanto mi riguarda sono stato scoperto quando ho cantato la canzone “Luna per te” e certamente non posso dimenticare l’entusiasmo e l’incoraggiamento che mi ha trasmesso Giuliano dei Notturni. Quando mi hanno detto della mia somiglianza a Blasco ho cercato di curare maggiormente il personaggio nei particolari e nei dettagli”.