Gabriele Viale nasce ad Alonte nel 1967. Ex atleta di atletica leggera, quando ha circa vent’anni si dedica all’orienteering diventando l’ambasciatore in Italia per la promozione e divulgazione di questa affascinante disciplina. In realtà sarebbe consigliato, per conseguire buoni risultati, avvicinarsi prima a questo sport. Per molte persone si tratta ancora di qualcosa di sconosciuto. Abbiamo contattato Gabriele Viale presso gli studi di Web Radiogoccioline. Chi è Gabriele Viale sotto l’aspetto di atleta e organizzatore di eventi legati a questo sport, soprattutto a livello mondiale e cos’è l’orienteering. “Sono un grande appassionato di orienteering, una disciplina sportiva che mi ha fatto fare delle scelte di vita. Direi che lo sport mi ha aperto nuovi orizzonti mi ha permesso di viaggiare in oltre quaranta paesi compresa la Cina a fine anni ’90. Ho conosciuto nuove culture e questa è un’eredità molto bella che lo sport può regalare. E’ stato un grande amore, una grande passione che ha portato a confrontarmi agonisticamente con i migliori al mondo e a gratificarmi. L’orienteering è una disciplina sportiva che consiste nel trovare una serie di punti di controllo per mezzo di una mappa e utilizzando una bussola, quindi uno sport a contatto della natura e per tutte le età”. Chi si vuole avvicinare all’orienteering come può fare e quanto può costare l’attrezzatura e l’equipaggiamento. “E’ uno sport molto popolare ed economico, adatto a tutti e per tutte le tasche. Si inizia avvicinandosi alla federazione dello sport per l’orientamento la cui reperibilità è semplicissima; su internet ci sono molti siti e link ricchi di informazioni utili all’utenza. L’abbigliamento per iniziare è del tutto semplice, basta uno scarponcino da camminata o una calzatura da ginnastica e un jeans vanno benissimo. Indispensabile una bussola per orientare la mappa il cui prezzo può aggirarsi a circa 15/20 euro, l’importante è che segnali correttamente il nord magnetico. Certo, ci sono anche bussole con prezzi maggiori ma per iniziare le sconsiglio. In ogni manifestazione è previsto un percorso dedicato a tutti coloro che vogliono avvicinarsi a questa disciplina, che si chiama “percorso esordienti”, ci si può anche iscrivere al momento della manifestazione ed è molto semplice. E’ lungo circa un paio di chilometri con sei o sette punti da individuare con riferimenti molto evidenti e serve essenzialmente a prendere confidenza”. Le competizioni si svolgono in orario diurno o notturno. “Sono tutte in orario diurno, generalmente nella mattinata verso le ore 10 - 11. In Scandinavia sono previste anche competizioni notturne, ma nei paesi nordici esiste una lunghissima e storica tradizione. E’ molto bello gareggiare di notte, si ritrova se stessi, si medita, l’autostima aumenta, si impara a navigare, si migliorano le performance”.Quale obiettivo deve raggiungere chi partecipa ad una gara di orienteering.“Chi riesce a trovare tutti i punti di controllo nel minor tempo possibile ha vinto la competizione. Ci sono tre specialità: la sprint dove il tempo del vincitore è di 12 minuti e sarà anche la formula che adotteremo a Lonigo. La Sprint permette di uscire dalla foresta e di penetrare all’interno della città agevolando la scoperta di luoghi diversi dalla natura selvaggia. Esiste poi la media distanza e la distanza classica”. Che cosa accadrà a Lonigo il prossimo 14 e il 15 novembre? “ Ricorre il V° centenario della nascita dell’architetto Andrea Palladio in occasione del quale è stato definito il programma dell’evento di Orienteering Adriatic Meeting che farà tappa proprio a Lonigo sabato 15 novembre, per festeggiare anche il triennale del Comitato Vicentino di Orientamento della F.I.S.O., venerdì 14 novembre, ci saranno le qualificazioni. Molte le iscrizioni che parteciperanno a questo straordinario evento che ci auguriamo possa ripetersi negli anni consacrando Lonigo come terra ufficiale di Orienteering. Eccellenti i nomi che parteciperanno alla competizione di novembre, per citarne alcuni avremo la campionessa del mondo Dana Broskova. E’ soprannominato “il king”, Thierry Gueorgiou con la rappresentativa francese al completo e l’ucraino Yuri Omelchenko. Importante anche una delegazione di sette elementi cinesi che daranno certamente del filo da torcere”. Obiettivi da raggiungere? “Il progetto più importante è quello di diventare uno sport olimpico e probabilmente tra il 2016 e il 2020 abbiamo buone possibilità di vedere coronato il nostro impegno”.