contatore

 Dicono che la morte sciolga

ogni cosa, tranne 

i pensieri che rimarranno in eterno, tramandati, raccontati, scritti,

ma restano.

Flag Counter

Tutte le immagini, tutti i testi ed i contributi filmati, contenuti in questo sito, sono di proprietà esclusiva dell'autore e non sono riproducibili nemmeno in parte se non sotto autorizzazione scritta e firmata dall'autore stesso.

Tutti i diritti sono riservati.

Il Borsello

Il borsello che ha fatto impazzire negli anni ‘70

Del borsello possiamo parlarne bene oppure male, il fatto è che resta comunque l'accessorio da uomo per eccellenza, sia per l'effettiva utilità che per la popolarità che raggiunse fra gli uomini di media ed alta fascia di età negli anni settanta. Battezzato come il re del trend di quegl’anni, è possibile rivederlo ancora indossato da qualche nostalgico che non se ne vuole separare, nonostante il mercato offra molta scelta alternativa. Comodo sotto ogni aspetto: lo si porta a tracolla, a mano, è spazioso e contiene tutto quello che un maschio desidera portarsi appresso. Trovano quindi posto gli occhiali, meglio se i famosi Ray-Ban fanali, portafoglio, fazzoletti di carta, documenti, telefono cellulare, il pacchetto di caramelle, qualche pastiglia cui qualcuno non può rinunciare, un taccuino, una penna e perché no un deodorante. La parola “borsello” si trova a cavallo tra “borsa” e “borsellino” ed il risultato è un contenitore che ricopre ampiamente le funzioni di ambedue. Era dotato di una maniglia e di una tracolla, fabbricato in pelle o cuoio essenzialmente di colore nero o marrone scuro. Rigido, quasi sempre di forma rettangolare, sul lato esterno portava delle ampie tasche con cerniera il tutto ricoperto dalla fibbia metallica, sovente con serratura, che chiudeva il tutto. Questo accessorio, come abbiamo detto, dotato di cinghia era spesso lasciata lunga anche se regolabile, creando notevole imbarazzo alle persone piccole di statura che sovente dovevano aggiustare la cinghia sulla spalla, movimento tipicamente femminile, che ha attirato le critiche etichettandolo come oggetto effeminato. Se la comodità non ha sesso ne preferenze sessuali, immagino che sia tanto maschile quanto femminile. L’unica nota dolente che riportiamo circa il borsello a tracolla è che recentemente è stato messo sotto la lente degli ortopedici perché sembra che un utilizzo esagerato porti conseguenze alla colonna vertebrale. Meno successo ha riscontrato il borsello con la cinghia corta, sul tipo di quella delle racchette da sci. Oscillava troppo, era poco controllabile ed aveva meno spazio, al suo interno, del borsello tradizionale. Quelli che si vedevano in giro erano spesso gonfi di materiale fino all’inverosimile. Anche questi erano fabbricati in pelle morbida marrone o preferibilmente nera.