La storia di questo copricapo è alquanto stravagante, in quanto il “Panamà” viene prodotto in Ecuador nella provincia di Manabì, principalmente nelle città di Montecristi e Jipijapa. Vengono commercializzati per la strada nei mercati ecuadoregni e nella terza città dell’Ecuador, in ordine di grandezza, che è Santa Ana de los Ríos de Cuenca, spesso abbreviato semplicemente in Cuenca. Portano il nome della città di Panamà poiché per secoli è stato il principale scalo di commercio con il resto del mondo. In realtà è diventato famoso poiché un curioso evento mediatico coinvolse simpaticamente l’allora Presidente degli Stati Uniti d’America Theodore Roosevelt che indossò il Panamà, intrecciato a mano con fibre di un tipo di palma nana detta Toquilla (Carludovica Palmata), all’inaugurazione del Canale di Panama nel lontano 1906. Le immagini di questo evento fecero il giro del globo portando notorietà al cappello. In Europa giunse simbolo di avventura e di temerarietà.
Il Panama è molto leggero e morbido e protegge dal sole delle stagioni calde. E’ nato intorno al 1825 e alla fine del secolo XIX, inizio del secolo XX, divenne moda e simbolo di buon gusto ed eleganza. Si indossava con i vestiti per il tennis e nella stagione estiva accompagnava gli abiti più solenni, come il frac.
La Toquilla come abbiamo detto, è una palma nana che cresce in Ecuador, Perù e Colombia.
Le foglie, accuratamente selezionate, lasciate all'interno di grotte in cui le condizioni di umidità mantengono le fibre flessibili fino al momento in cui viene realizzato il cappello, sono
divise a mano e intrecciate sotto l'acqua per evitare che la paglia si rompa. Pochi sono gli intrecciatori, dalle cui versatili mani esce ancora un cappello così sottile e che hanno la
conoscenza tecnica circa la lavorazione della paglia, la sua stagionatura e ai tempi di riposo delle trecce. Le forme del cappello Panama sono varie: tese larghe, molle o rivolte all'insù,
teste tondeggianti con incavatura centrale, ammaccature laterali e ornato con nastro colorato, spesso a disegni. La classificazione del Panama, a seconda della trama intrecciata, è:
Montecristi Fino, Montecristi Superfino e Montecristi fino-fino. Un Montecristi Fino-Fino, ormai diventato una rarità, è un cappello di massima qualità e di una finezza eccezionale la cui
realizzazione richiede come minimo 3 mesi. Grazie all’elasticità delle fibre della palma, l’originale e autentico cappello Panama può essere tranquillamente arrotolato e inserito
in tasca senza problemi, inoltre presenta la cosiddetta “optimo crown”, cioè la calotta forma una specie di cresta che consente di piegare il cappello senza sgualcirlo. Prima di
acquistare un Panama è d’obbligo guardarlo in controluce osservando se vi sono dei vuoti o delle imperfezioni che ne pregiudicano la qualità. Il Panama va trattato con cura, infatti è
necessario bagnarlo spesso o lasciarlo in un posto abbastanza umido.
Per la prossima stagione estiva sarà proprio il look coloniale che riporterà in auge il mitico cappello Panama, e lo farà diventare uno degli accessori più trendy della stagione. Le passerelle estive lo hanno presentato sia in versione femminile che maschile.
Ralph Lauren lo propone per una donna assolutamente chic. Borsalino per la sua collezione maschile interpreta il Panama come accessorio chiave di un look fortemente ispirato allo stile coloniale delle star hollywoodiane.
Il suo color avorio e la sua leggerezza garantiscono un look sofisticato e disinvolto per le assolate giornate estive. Da Al Capone ad Harry Truman, da Frank Sinatra a Humphrey Bogart tutti i più noti personaggi, nel bene e nel male lo hanno portato. Il gusto è il gusto e indossare il Panama non è cosa da tutti, ma sicuramente lo sarà per chi ama gli oggetti particolari.