Dalla notte dei tempi l’uomo si è sforzato di controllare il mondo in ogni modo. La misurazione del tempo, possiamo affermare che sia stato il modo più originale d’espressione: meridiane, clessidre, pendoli, cucù, orologi da polso maschili e femminili d’ogni tipo e per tutti i gusti. Acquistano pubblica visione sui campanili delle chiese, sui palazzi importanti, nelle piazze poi lungo le strade e nelle stazioni. Alla fine dell’ottocento, passava per le contrade un addetto, munito di lanterna che ad ogni mezz’ora gridava l’orario: “Sono le nove e tutto va bene, sia lodato il Signore!”. Con l’evoluzione tecnologica l’orologio ha assunto dimensioni e forme differenti, diventando sempre più preciso e sempre più oggetto di desiderio diventando parte del look di ogni persona. Uno tra i primi oggetti per la misurazione del tempo fu l'orologio da tasca, comunemente chiamato in gergo "cipolla" o "orologio a cipolla". Si tratta di un tipo di orologio di piccole dimensioni, adatto per essere tenuto nel taschino, molto diffuso prima dell'avvento dell'orologio da polso nella seconda metà del XIX secolo. Questo tipo di orologio è solitamente dotato di una catenella ed il quadrante è protetto da un coperchio. La cassa può essere realizzata in metalli preziosi con incastonamento di pietre preziose e artigianalmente lavorata. Anche il quadrante può essere decorato, smaltato o rifinito elegantemente in altri modi.
Oggi questi orologi sono soventemente oggetto di collezionismo, molto contesi e pagati fior di quattrini. Si realizzarono orologi portatili solamente dopo l'invenzione del sistema a bilanciere, dell'alimentazione a molla nel XV secolo. Si racconta che anche Enrico VIII avesse un orologio da tasca attaccato con una catenina al collo. Verso la seconda metà del diciannovesimo secolo si iniziò la produzione e la miniaturizzazione di meccanismi che permise la realizzazione di orologi da tasca compatti e precisi che si diffusero in un’ampia gamma di modelli fino al 1940, momento in cui ebbe inizio la diffusione degli orologi da polso meccanici prima ed elettronici poi. Questa necessità di misurare il trascorrere del tempo ebbe inizio con la meridiana costituita da un paletto conficcato nel terreno il cui uso è documentato in Cina a partire dal III millennio a.C. Il complesso di Stonehenge è ritenuto un dispositivo astronomico per la determinazione del momento degli equinozi. Fino a che la misurazione del tempo avveniva con le meridiane, la suddivisione del tempo prevalente era quella in cui l'ora era la dodicesima parte del ciclo diurno, dall'alba al tramonto. Era perciò più lunga d'estate e più corta d'inverno. Ma la meridiana, che proiettava a terra l’ombra del paletto colpita dal sole aveva lo svantaggio di non funzionare di notte o nei giorni di cielo coperto. Furono quindi sviluppati orologi alternativi come la clessidra che è un semplice dispositivo basato sulla regolare fuoriuscita di acqua o sabbia da un contenitore forato. I primi ad utilizzare tale mezzo di misurazione furono gli Egizi ed è documentato già nel XV secolo a.C. In Grecia le clessidre furono usate per scandire la durata di gare, giochi, turni di guardia e anche per controllare la durata delle deposizioni in tribunale. Nel III secolo a.C. in Grecia le clessidre si svilupparono nei più precisi orologi ad acqua, nei quali l'acqua fluiva tra due contenitori collegati. Furono anche creati orologi ad acqua dotati di un sistema meccanico di indicazione dell'ora. Nel Medioevo furono inventati i primi orologi meccanici. All'inizio del Trecento iniziarono a comparire su molti campanili cittadini. Ricordiamo i più famosi e cioè quelli di: Parigi, Milano, Firenze, Forlì e Napoli sul Palazzo Reale. Veniamo ai tempi moderni, periodo in cui ci sono aziende specializzate per la realizzazione di orologi all’avanguardia e che hanno fatto moda nel tempo. Brand come Rolex, Tissot, Longines, Omega, Cartier, Breitling, fino ad giungere a modelli di minor valore economico ma ugualmente efficienti come Swatch, Police, Certina, Casio. Ma ciò che per noi di StopModelMagazine rientra nella rubrica di “Controtendenza” è rivedere in auge il famoso Perseo. La storia di questi orologi affonda le proprie radici in periodi molto lontani. Quello che è certo è che la loro fama è dovuta alla prima fornitura di orologi da tasca per le Ferrovie dello Stato, nel lontano 1927. Da quel momento la Maison Perseo ha conosciuto un grande sviluppo in termini commerciali, ma soprattutto di prestigio. Il binomio orologi Perseo e Ferrovie dello Stato italiane è molto forte, visto che la fornitura di orologi è stata pressoché ininterrotta fino ad oggi e tutt’ora continua. Sono decine di migliaia gli orologi forniti alle Ferrovie italiane da quel famoso anno 1927. Negli anni ’60 del secolo scorso, il marchio Perseo viene acquistato dalla Casa svizzeraCortèbert e la distribuzione dell’orologio viene affidata alla famiglia Fernus, tutt’oggi distributrice ufficiale Perseo, tramite la propria ditta, in Italia. Nella sua storia la Perseo orologi è stata fornitrice della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), dei trasporti municipali di Milano (ATM) e delle Tranvie di Alessandria d’Egitto. Attualmente è anche fornitrice di orologi per il Gruppo Torinese Trasporti (GTT) in Piemonte. A testimonianza della sua lunga e prestigiosa storia, Perseo ha come obbiettivo la creazione di orologi da polso e da tasca meccanici di precisione Swiss Made, avendo cura di realizzare i propri prodotti secondo le caratteristiche della classicità e dell’eleganza, mantenendo sempre un prezzo competitivo. Allora perché per queste festività non regalare o non regalarsi un bel Perseo da tasca? La moda ritorna e quando parte da lontano e ha radici più profonde fa sempre la sua porca figura.