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 Dicono che la morte sciolga

ogni cosa, tranne 

i pensieri che rimarranno in eterno, tramandati, raccontati, scritti,

ma restano.

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Sei un Pinzochero?

Se li vuoi vedere, li trovi la domenica mattina, tutti in chiesa a pregare e ad ascoltare ciò che loro chiamano la “Parola del Signore” e dopo anni che vanno in chiesa non hanno ancora capito che è la parola del prete che stanno ascoltando, scelta ad hoc per colpire i punti più deboli delle persone. Si chiamano anche bigotti o bacchettoni che frequentano la chiesa più per assiduità che per convinzione religiosa, una passerella, un mostrare agli altri che sono “vicini alla chiesa”, con la bacchetta del flagello pentiti dei loro peccati, puri come agnelli sacrificali e carichi della “Parola di Dio”, pronti ad aiutare il prossimo e a dividere con gli altri. Pinzocheri falsi e ipocriti.

Negli anni scorsi si sono arricchiti a più non posso, non curanti di pagare tasse o di assumere personale in nero, extracomunitario soprattutto. Pinzocheri che hanno dato in affitto a cifre iperboliche case, inaffittabili agli italiani, prive di ogni forma di igiene e comfort. Persone che hanno votato sia nelle amministrazioni amministrative che politiche persone in grado di soddisfare, con accordi sottobanco, di soddisfare i propri bisogni, le proprie esigenze sempre legate rigorosamente allo spudorato guadagno. Appalti ottenuti per default, si direbbe in gergo informatico, per difetto, cioè a prescindere in questo caso. Pinzocheri che hanno sfruttato la condizione di sfavore e di terrore degli extracomunitari a loro favore, ben curanti di tenere la testa degli sventurati sott’acqua il più possibile, per farla riemergere solo per una timida boccata d’aria.

Gli extracomunitari hanno fatto per noi i lavori più umili e schifosi, arricchendo quella ciurma di imprenditori senza scrupoli che appena ne hanno l’occasione gli puntano il dito contro e non tollerano nulla di loro e della loro cultura. Dall’abbigliamento, alla religione, alla dieta alimentare, dalle loro feste popolari. Nulla! Ciò che si sente ripetere alla nausea è che loro hanno tutto e noi nulla. A loro tutto è dovuto. Noi paghiamo e loro hanno. Beh io penso che siamo davvero un popolo di mega coglioni perche se a loro viene dato qualcosa significa che dietro c’è qualcuno che gliela dona. E quelle sono le persone che per anni sono state votate da noi. Forse, magari, è con questo genere di persone che ce la dobbiamo prendere e non con gli extracomunitari. Oppure con noi stessi che abbiamo favorito questo genere di pratica.

Ma davvero pensate che siano un popolo di invasori e che stiano bene solo qui e non con la loro gente, a casa loro con i loro amici, affetti, luoghi… Davvero credete ancora a queste favole propagandistiche di basso rango leghista e razzista? Voi pinzocheri che parlate di rispetto, di educazione vi siete mai chiesti come si sentivano i nostri nonni quando costretti dalla crisi, andavano a lavorare in Francia, in Svizzera, nelle miniere, in Belgio o oltreoceano? Erano trattati come feccia. Spesso venivano picchiati perché pur di lavorare accettavano qualunque paga di gran lunga inferiore rispetto a quella data agli operai dei paesi ospitanti e questo generava dissapore e liti, spesso terminate in tragedia.

Quindi, cari pinzocheri da bar, prima di puntare il dito ancora una volta sugli extracomunitari, fatevi un esame di coscienza profondo. Quando parlate di rispetto, guardate che cosa avete fatto voi per loro. La merda, come la chiamate Voi, ce l’abbiamo anche tra i nostri connazionali, solo che magari loro puzzano un po’ meno ed hanno le mani più pulite ed i colletti inamidati.