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Bob Dylan: il re del Folk, Pop e Country Rock

In attività dal 1959, suona la chitarra, l’armonica a bocca e il pianoforte. Nella sua carriera pubblica 33 album registrati in studio, 13 live e 12 raccolte. Nasce il 24 maggio del 1941 a Duluth, e sarà cantautore, compositore, scrittore, poeta, pittore, attore e conduttore radiofonico. Robert Allen Zimmerman (nome in ebraico: Zushe ben Avraham) diventa una delle figure più importanti degli ultimi cinquant’anni in vari settori e importante punto di riferimento di una generazione che sta passando dalla cultura “Hippy” al periodo “Beat” per poi giungere ai giorni nostri dopo la rivoluzione del ’68. Icona e figura chiave del movimento di protesta americano compose canzoni come «Blowin’ In The Wind» e «The Times They Are A-Changin’» che sono diventate gli inni dei movimenti pacifisti e per i diritti civili. 

Discepolo e diretto discendente di Woody Guthrie, ha scritto molti pezzi che sono presto diventati parte dell’immaginario collettivo di più generazioni. Per la critica musicale, Dylan è sempre stato una rockstar ma per i suoi fans era ed è un paladino dei reietti e dei diseredati. Ha composto colonne sonore ed è anche attore e regista cinematografico. Nel 2004 ha dato alle stampe la prima parte della sua trilogia autobiografica: Chronicles - Volume 1. Secondo la prestigiosa rivista musicale Rolling Stone - che ha chiamato a giudicarle centosettantadue fra rockstar, produttori e critici discografici - la sua canzone Like A Rolling Stone è la migliore fra le principali 500 di tutti i tempi. Le tematiche affrontate nei suoi testi trattano problemi politici, sociali e filosofici e spesso si appella alla controcultura del tempo. 

Nel corso della sua carriera musicale amplia e personalizza sempre più il suo stile, toccando generi diversi come il folk, il country, il blues, il gospel, il rock and roll, il rockabilly, il jazz, lo swing, la musica popolare inglese, scozzese ed irlandese. Dylan è un artista di genere burlesque e si esibisce suonando la chitarra, tastiera e armonica a bocca. Durante i suoi concerti è supportato da un gruppo di musicisti in continuo cambiamento. Negli anni ottanta inizia una tournée dal nome Never Ending Tour. Tra gli artisti che hanno suonato con lui ricordiamo John Fogerty, The Band, Tom Petty, Joan Baez, George Harrison, The Grateful Dead, Johnny Cash, Willie Nelson, Paul Simon, Eric Clapton, Patti Smith, Emmylou Harris, Bruce Springsteen, U2, The Rolling Stones, Joni Mitchell, Jack White, Merle Haggard, Jeff Lynne, Neil Young, Van Morrison, Ringo Starr, Mark Knopfler, Stevie Ray Vaughan, Carlos Santana, The Byrds, Roger McGuinn, Ramblin' Jack Elliott e Stevie Nicks.

La spina dorsale della sua importante carriera artistica sono i suoi innumerevoli concerti live, anche se a rendere Dylan un punto di riferimento tra i giovani è la scrittura dei testi sempre precisa a scuotere le coscienze con temi sociali e politici. I suoi album hanno ricevuto Grammy Award, Golden Globe e Academy Awards, ed è stato incluso nella Rock & Roll Hall of Fame, nella Nashville Songwriters Hall of Fame e nella Songwriters Hall of Fame. Nel 1999 è stato inserito dal TIME tra le cento più influenti personalità del XX secolo e nel 2004 è stato classificato come il secondo più grande artista rock di tutti i tempi dalla rivista Rolling Stone, preceduto dai Beatles. Il suo album Modern Times, pubblicato il 29 agosto 2006 è stato nominato Album dell'Anno dalla rivista Rolling Stone.

Dylan ha spesso adottato in carriera diversi pseudonimi: Elston Gunnn, Blind Boy Grunt, Lucky Wilbury/Boo Wilbury, Elmer Johnson, Sergei Petrov, Jack Frost, Jack Fate, Willow Scarlet, Robert Milkwood Thomas, Tedham Porterhouse. Nel gennaio 1990 il ministro della cultura francese Jack Lang lo ha nominato Commandeur des Arts et des Lettres, nel 2000 è stato insignito del Polar Music Prize dalla Accademia Reale svedese di musica e nel 2007 del Premio Principe delle Asturie. È stato proposto più volte per il Premio Nobel per la Letteratura ed è stato insignito del premio Pulitzer alla carriera nel 2008.

Modern Times

Si tratta del trentaduesimo album di studio di Bob Dylan, pubblicato dalla Columbia Records nell’agosto 2006 marcando la tendenza blues e rockabilly assieme a vecchie ballate che hanno caratterizzato i precedenti album “Time Out of Mind” e “Love and Theft". Una curiosità di questo album che è stato autoprodotto da Dylan con lo pseudonimo Jack Frost. E’ il primo album di Bob Dylan a raggiungere il primo posto nella classifica statunitense dai tempi di Desire nel 1976. E’ il primo a debuttare al primo posto della Billboard 200, vendendo 192.000 copie nella prima settimana. L'album ha raggiunto la prima posizione in Canada, Australia, Nuova Zelanda, Irlanda, Danimarca, Norvegia e Svizzera,ed ha debuttato al secondo posto in Germania, Austria e Svezia.

Nel Regno Unito e in Olanda ha raggiunto la terza posizione ed ha venduto quattro milioni di copie in tutto il mondo. L'album è stato premiato con un Grammy Award come miglior album contemporaneo di musica folk americana, mentre con Someday Baby, Dylan si è aggiudicato un Grammy come miglior performance vocale. L'album è stato registrato con il supporto dei musicisti che accompagnavano Dylan nel Never Ending Tour in quel periodo, tra cui Tony Garnier al basso, George G Receli alla batteria, Stu Kimball e Denny Freeman alle chitarre, ed in aggiunta il polistrumentista Donnie Herron.