25 aprile 2007
La cava di Monte Cogollo diventerà uno scempio peggiore della cava di Sossano sia per l’impatto ambientale che per l’incremento di automezzi per il movimento terra, circa 200 pari al 14%, che andrebbe ad affollare ulteriormente la Riviera Berica, creando ulteriori disagi alla viabilità, già abbastanza provata, soprattutto nelle ore di punta. La superficie interessata per l’estrazione del materiale, comprende 15 ettari di terreno per un volume di 3.300.000 m³. I tecnici dello Studio d’Impatto Ambientale dicono che il progetto è compatibile con la viabilità e l’impatto visivo non viene alterato. Il presidente del Comitato Tutela Territorio, Francois Bruzzo ci informa che stanno sensibilizzando in ogni modo le amministrazioni locali. I sindaci di Alettone e di Barbarano Vicentino, presenti all’incontro di giovedì scorso, hanno espresso parere contrario e così pure la Provincia. Si prospetta quindi una possibile bocciatura del progetto. In programma potrebbe esserci un altro sito nella frazione di Bosco di Nanto, coadiuvato dal Consorzio Bonifica della Riviera Berica. Anche Monticello di Barbarano potrebbe essere un’area interessata anche se è prematuro parlarne. Le locali amministrazioni hanno intuito che il comitato sta lavorando nella giusta direzione per la tutela del territorio raccogliendo così i consensi dei primi cittadini interessati. Ora, continua Bruzzo, si lavora sul cartaceo prodotto per verificare incompatibilità legali ed incongruenze utili alla causa.