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 Dicono che la morte sciolga

ogni cosa, tranne 

i pensieri che rimarranno in eterno, tramandati, raccontati, scritti,

ma restano.

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“Eleonoro” Il frate erborista

Buon giorno. Dicevi così ogni mattina entrando in classe”. “Rimarrai sempre il nostro preside ”. “Ah! La scola. Mi son stufo dela scola “. “Ho fiducia in te, mi dicevi “. Frate Giuseppe Bellin Eleonoro viene ricordato così dai suoi ragazzi, con semplici e spontanee frasi raccolte in un quadro, all’entrata della Scuola Secondaria di I° grado presso il convento dei Frati Minori San Daniele di Lonigo. Un Uomo che ha trascorso la vita in povertà come indicato da San Francesco. Un Uomo la cui ricchezza interiore aveva un valore inestimabile. La storia della sua vita è particolarmente legata al nostro paese, infatti il suo trascorso di insegnante, svolto inizialmente presso la scuola “L. Pavoni” ha contribuito a formare moltissimi giovani, trasmettendo loro l’amore per la natura e la passione per la scienza. In coincidenza con la chiusura della scuola per seminaristi di Chiampo, Eleonoro si adoperò per trasferirla a Lonigo e fu il fondatore della Scuola Media “Melotto” che lo ha visto nascere come preside naturale. Ultimamente era impegnato come ministro pastorale nella “Val Liona”. Il Ministro Provinciale Frate Bruno Miele, portavoce dei confratelli, lo ricorda con una nota caratteristica di vivacità, assieme alla passione per le erbe aromatiche, i funghi, gli sciroppi alla menta e al melograno, la birra ed i liquori. Era sempre pronto a dire la sua con decisione, ma con un grande sorriso sulle labbra ed una grande disponibilità. Padre Eleonoro era il Nord magnetico di tante giovani bussole che ora dovranno solo percorrere la strada che ha indicato.