19 settembre 2007
“I have a dream”. Iniziava con queste parole uno storico discorso di Martin Luther King. Il suo era un sogno ambizioso, d’amore e di pace che in parte, dopo la sua tragica dipartita, si è realizzato. Sognare e far sognare è un’antica abitudine che il genere umano utilizza da sempre un po’ per narcotizzare la propria realtà e un po’ per rendere la vita meno rude. Gl’indiani d’America utilizzavano il “dream catcher” per catturare i sogni più brutti e tenerli lontano dal sonno dei loro figli. Nella vecchia Europa raccontiamo ai bambini la storia di Santa Claus, di Babbo Natale, di Santa Lucia, di San Nicola e molte altre, costruendo così nelle loro piccole menti un angolino di felicità dove, durante i momenti più difficili, potranno sempre correre a rifugiarsi. C’è un sottile limbo psicologico che divide i sogni dei ragazzi da quelli degli adulti e troppo spesso diamo più ascolto ai nostri che ai loro. Alcuni comuni d’Italia, Catania e provincia in testa, hanno realizzato una delegazione di piccoli sindaci, assessori e consiglieri che supportano e coadiuvano i loro omonimi adulti suggerendo soluzioni e proponendo idee. Diamo spazio ai sogni di alcuni ragazzi dell’Istituto C. Ridolfi di seconda media ed ascoltiamo alcune idee per come loro vorrebbero vedere la loro cittadina di Lonigo:
“Lonigo è, probabilmente, il posto che amo di più al mondo, a cui sono legati i miei ricordi più belli, gli affetti più cari. Mi piacerebbe arricchirla con molte attrazioni che potrebbero apparire bizzarre, eccessive, ma alla fantasia, fortunatamente, non c’è limite. Il fulcro sarebbe un’immensa piazza con molteplici negozi variopinti, forniti di ogni bene possibile. Potremmo gustare un gelato al bar o divertirci nella sala giochi antistante. Vedo come attrazione principale un’immensa quercia situata al centro della piazza, solido sostegno per la grande casa che costruirei fra i suoi rami, luogo di fantastici giochi per i bambini più piccoli. Arrampicate sulle funi, scale a pioli e un grande scivolo a chiocciola…che sogno!”
Manuel Gastaldo, 12 anni
“Nella mia città vorrei che ci fossero più iniziative per i ragazzi e più spazi per passare il tempo insieme. Per questo propongo che siano realizzate aree con campi da gioco e che sia aumentato il numero delle piste ciclabili in modo che anche noi possiamo muoverci senza pericoli (per questo anche quelle esistenti dovrebbero essere rese più sicure). Inoltre consiglierei l’ampliamento della biblioteca civica per aumentare lo spazio e la disponibilità di libri adatti ai ragazzi. Infine, penso che sarebbe bello invitare qualche giovane cantante per animare alcune serate.”
Maria Bà, 12 anni
“Nel mio paese vorrei che ci fosse un parco divertimenti come Gardaland o semplicemente qualche giostra per divertirsi. Mi piacerebbe molto che ci fosse un luogo comune dove i ragazzi di Lonigo si possano incontrare per svolgere i compiti di scuola, studiare e leggere qualche libro o giocare in compagnia. Interessante sarebbe anche se durante un fine settimana si allestisse una vendita o esposizione di lavoretti fatti dalle mani dei ragazzi il cui ricavato potrebbe essere donato in beneficenza.”
Elena Dal Lago, 12 anni
“Lonigo è una cittadina molto bella, però mancano iniziative e spazi che coinvolgano i ragazzi. Mi piacerebbe che ci fosse un luogo con degli alberi dove poterci costruire sopra una casa di legno e poter leggere e studiare tranquillamente in silenzio. Inoltre vorrei che ci fosse una zona dove esibire spettacoli canori. Sarebbe molto interessante scoprire più approfonditamente i lavori degli adulti così noi giovani a giornate alterne potremmo assumere il ruolo di sindaco, professore, assessore ecc. Oltre a ciò mi garberebbe creare un ambiente marino. Così chi in estate non può andare al mare almeno riesce lo stesso a recarsi in un posto simile che chiameremo “piscina marina”. Simpatica anche una piazza dove poter divertirsi e fare acrobazie con i pattini in linea e una bella palestra per giocare a pallavolo, a basket e ad altri sport.”
Silvia Morgana Coniglio, 12 anni