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 Dicono che la morte sciolga

ogni cosa, tranne 

i pensieri che rimarranno in eterno, tramandati, raccontati, scritti,

ma restano.

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Bottega Teatrale di Pappamondo


Liolà

Marzo 2011

La Bottega Teatrale di Pappamondo ha presentato la commedia campestre in tre atti d,i Luigi Pirandello “Liolà”, riadattata da Anna Priante. Sette i personaggi che si sono mossi sul palcoscenico: Liolà interpretato dal Regista e Attore Bruno Scorsone, Zia Croce, impersonata da Paola Michelato, nella parte di Zio Simone, Giuseppe Gobbo, la bellissima Tuzza era Cristina Pavan, il giovane Elio Sgolmin interpretava Geso mentre l’affascinante Silvia Dalle Nogare era calata nel personaggio di Mita e la Zia Ninfa, madre di Liolà rappresentata da Rosanna Zanellato. 

La saletta del Teatro delle Opere Parrocchiali di Almisano era colma di gente. Un vero successo per Bruno Scorsone e la sua Compagnia che in questa piccola frazione sta raccogliendo molti consensi che altri paesi più ingrati non hanno saputo profondere. Gli attori hanno saputo interpretare e recitare Pirandello in modo molto professionale e sicuramente in sintonia con l’ironia cui lo scrittore ha sempre fatto riferimento. Standing ovation per la Compagnia Teatrale di Pappamondo che ha veramente divertito e coinvolto gli spettatori. Diamo quindi appuntamento a Bruno e i suoi attori quanto prima per vedere un’altra divertente rappresentazione.

Liolà:  Zio Simone, ricco e senza figli viene canzonato da Liolà, amato da tutte le donne, che di figli invece ne ha tre da tre madri differenti. Attende il quarto da Tuzza, nipote di Zio Simone che però rifiuta di sposarlo nonostante le sue insistenze. Si perché Liolà è libero come l’aria ma anche uomo d’onore e non si è mai sottratto alle sue responsabilità di padre anche se nessuna donna lo ha voluto sposare. Iio Simone accetta e bistratta la moglie che decide di rendergli la pariglia, accettando infine la corte di Liolà e concependo il quinto figlio del giovane.