Il condottiero

Sentimenti aguzzi come punte di diamante,

hanno inciso l’anima, separato le cervella,

fatto sanguinare il cuore, attivato lacrime.

Pensieri perduti, disciolti in liquidi biologici.

 

Opalini, come fumo di sigaretta,

cerchietti che fluttuano in sospensione.

Ristretti in radure mentali. Luce che non filtra.

Ultimi bastimenti abbandonano un porto ormai vuoto.

 

Fuochi eterni senza ossigeno non ardono più.

Profumo di donna, eco di sussurri d’amore,

come il canto delle cicale a fine estate.

Capo chino e gomiti su ginocchia deboli lo sorreggono.

 

Riflessioni nuotano in mari profondi,

come seppie indispettite rilasciano inchiostro nero.

Lievi aggiustamenti del viso,

per arginare dolore incontenibile.

 

Giace sulla spiaggia un carapace svuotato,

accompagnato dalle onde della vita,

egida di un condottiero che non ha fatto ritorno.

La brezza di una vita. Un battito d’ali che si alza in volo.