Ti odio, nemico mio giurato.
Con la stessa intensità,
con cui si ama una donna meravigliosa.
La più bella, la più desiderabile.
Ti auguro una lunga vita,
costellata di tutti i dolori, le umiliazioni
e le vessazioni che la tua persona infima
ha perpetrato, con piacere e gratuitamente alla mia.
Che la morfina ti sia acqua fresca!
Che nulla lenisca le tue pene, i tuoi rimorsi.
Dio non abbia pietà di te.
Ti odio, rifiuto umano!
Vorrei essere un tumore, per rincorrerti
e divorarti lentamente quell’ammasso informe
che ti ostini a chiamare cervello.
Vorrei essere il fuoco di Sant’Antonio
per avvinghiarmi perennemente
alle tue parti intime e non darti pace.
Ti porto tutto il rancore che posso,
liquame putrescente.
Sei talmente stupido da non avere capito quanto generosa
sia stata la vita con te. Ne hai sempre approfittato. A prescindere!
Subdolo e lumacoso codardo.
Ogni giorno prego perché tu ti faccia male,
ma che non muoia. Che resti in vita
cosciente e vigile, che tu capisca tutto.
Ti auguro un ictus, che ti deformi
il volto e che ti faccia parlare come
meriteresti da sempre.
Hai passato la tua vita ad accumulare denaro,
lo hai rubato anche ai poveri, agli onesti,
a chi con fatica se lo guadagnava.
Non hai curato la cultura, sei rimasto
l’ignorante narcisista e presuntuoso di sempre.
Ti auguro di vedere la tua donna,
quella che non sei mai riuscito a soddisfare,
godere con altri uomini, come ha sempre fatto alle tue spalle,
senza che tu possa muovere un dito.
Guarda inerme, maledetto! Guarda.
Ti ringrazio per avermi fatto scoprire
questo intenso sentimento che non mi apparteneva.
Dopo avere incontrato te, si può amare anche un incubo.
Si può desiderare la lebbra, il vaiolo. Compagni certamente più leali.
Vivrò, grazie a te, aspettando quel giorno in cui,
verrò a depositare i miei escrementi sulla tua tomba.
Ti odio, lurido verme! Ti odio.